La camomilla è low-FODMAP? Ecco cosa sapere
La camomilla è spesso associata a effetti rilassanti e digestivi, ma chi segue una dieta low FODMAP deve prestare attenzione. Secondo le analisi della Monash University, la camomilla contiene oligosaccaridi della famiglia dei fruttani, noti per fermentare nell’intestino e causare gonfiore, crampi e altri sintomi in persone con sensibilità ai FODMAP. Anche in piccole quantità, può risultare problematica per chi soffre di Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS) o altri disturbi digestivi.
Perché è meglio evitarla?
I motivi principali per cui la camomilla non è adatta a una dieta low FODMAP sono:
- Contiene fruttani, carboidrati fermentabili che possono causare sintomi gastrointestinali.
- Le informazioni disponibili mostrano che anche una dose ridotta può risultare ad alto contenuto di FODMAP.
- Alcune persone riferiscono un effetto lassativo o irritante, soprattutto se assunta in quantità elevate.
Le alternative alla camomilla
Chi cerca un effetto rilassante o digestivo può optare per alternative a basso contenuto di FODMAP, come:
- Menta piperita: aiuta la digestione ed è ben tollerata.
- Zenzero: ha proprietà antinfiammatorie e può ridurre la nausea.
- Rooibos: privo di caffeina, dal sapore dolce e naturalmente senza FODMAP.
Evitare la camomilla e scegliere alternative sicure aiuta a ridurre il rischio di sintomi intestinali spiacevoli, mantenendo il benessere digestivo.