Probiotici e integratori IBS-friendly. Guida FODMAP per non sbagliare
Molte persone con sindrome dell’intestino irritabile (IBS) cercano sollievo con l’aiuto di fermenti lattici e probiotici, ma pochi sanno che non tutti sono adatti alla dieta FODMAP. Alcuni integratori, anche molto pubblicizzati, contengono ingredienti altamente fermentabili che possono peggiorare i sintomi intestinali invece di alleviarli.
Probiotici e fermenti: cosa controllare prima di tutto
Non è sempre il ceppo probiotico il problema, ma piuttosto il veicolo in cui è inserito. La Monash University sottolinea che molti integratori contengono sostanze aggiunte che rientrano tra i FODMAP ad alto rischio.
Prima di acquistare qualsiasi prodotto, è fondamentale controllare l’etichetta per verificare la presenza di ingredienti fermentabili che possono scatenare sintomi gastrointestinali. Tra i più comuni ci sono fibre, dolcificanti e zuccheri difficili da assorbire.
- Inulina (fibra solubile da cicoria o agave)
- FOS (frutto-oligosaccaridi)
- GOS (galatto-oligosaccaridi)
- Lattosio (presente in alcuni fermenti con base latte)
- Polioli come sorbitolo, mannitolo e xilitolo (spesso usati nelle tavolette masticabili o bustine aromatizzate)
Gli ingredienti non sono tossici, ma possono fermentare nel colon, causando gonfiore, meteorismo, crampi e alterazioni dell’alvo.
Fermenti lattici e dieta FODMAP: come sceglierli davvero bene
Molti cercano i classici “fermenti lattici” in farmacia pensando che siano tutti uguali, ma la realtà è diversa. Alcuni prodotti sono formulati con ingredienti ben tollerati, altri no. Il primo passo è capire come vengono veicolati i ceppi e quali eccipienti sono presenti.
I prodotti più sicuri per chi segue una dieta FODMAP sono quelli in capsule prive di aromi, zuccheri e fibre fermentabili. Al contrario, molte bustine o tavolette contengono dolcificanti, aromi artificiali o fibre prebiotiche non compatibili con la fase di eliminazione della dieta.
- Scegli formati in capsule con pochi ingredienti e senza aromi
- Evita bustine aromatizzate, tavolette masticabili e fermenti lattici da bere
- Controlla che non ci siano inulina, FOS, GOS, lattosio o polioli
- Se possibile, prediligi prodotti con marchio “Low FODMAP Certified”, diffuso in Australia e negli USA
Quali ceppi probiotici sono considerati sicuri per l’IBS?
Esistono alcuni ceppi probiotici che, secondo gli studi clinici, risultano particolarmente utili nel trattamento dei sintomi dell’intestino irritabile. Anche se non contengono FODMAP di per sé, è importante che siano presenti in formulazioni pulite, senza ingredienti fermentabili.
- Lactobacillus plantarum 299v: utile contro gonfiore, dolore addominale e gas intestinali
- Bifidobacterium infantis 35624: specifico per IBS, presente in prodotti come Align®
- Saccharomyces boulardii: un lievito probiotico efficace dopo uso di antibiotici o in caso di diarrea
- Bifidobacterium lactis HN019: migliora la regolarità intestinale e supporta il benessere digestivo
Molti dei ceppi indicati sono inclusi in formulazioni multi-ceppo vendute in Italia. Il consiglio è di verificare sempre gli eccipienti e testare il prodotto su se stessi per almeno 3-4 settimane.
Come scegliere un probiotico Low FODMAP in farmacia o online
Con l’offerta sempre più ampia di integratori, orientarsi può essere complicato. Per aiutarti, ecco una serie di criteri pratici da tenere presenti quando cerchi un probiotico adatto alla dieta FODMAP.
- Preferisci capsule semplici, senza dolcificanti, aromi o fibre aggiunte
- Controlla che siano senza lattosio, inulina, FOS o altri prebiotici
- Evita formati “masticabili”, bustine aromatizzate o fermenti da bere
- Cerca (quando possibile) l’etichetta “Low FODMAP Certified”
- Se sei sensibile, inizia con un solo ceppo e osserva la risposta del tuo corpo
Esempi reali di probiotici IBS-friendly disponibili in Italia:
- Enterolactis Plus (Sofar): capsule, senza FODMAP
- Prolife Lactobacilli (Zambon): miscela senza FOS
- Yovis Caps (Alfasigma): senza lattosio o fibre
- Florvis (Aboca): contiene L. plantarum, utile contro il gonfiore
- Simbioline IBS (Aesculapius): contiene L. plantarum 299v, specifico per IBS
Integratori naturali utili nella dieta FODMAP
Oltre ai probiotici, alcuni integratori naturali possono dare sollievo ai sintomi dell’intestino irritabile, senza interferire con la dieta. I prodotti non agiscono sul microbiota, ma proteggono la mucosa, migliorano la motilità o riducono l’infiammazione.
- Colilen IBS (Aboca): forma un film protettivo sulla mucosa intestinale, riduce dolore e gonfiore. Contiene ActiMucin® (polisaccaridi, resine, polifenoli).
- Candex (Metagenics): combina acido caprilico, aglio, origano e Berberis per favorire l’equilibrio intestinale e contrastare i lieviti.
- Zenzero (in capsule o infuso): ha proprietà antinfiammatorie e antispasmodiche. Riduce gas, crampi e nausea.
Tutti gli integratori vanno usati con cautela, iniziando con basse dosi e verificando la tolleranza personale. Non vanno intesi come sostituti della dieta, ma come supporto.
Tolleranza soggettiva: perché il test personale è fondamentale
Ogni intestino ha la sua storia. Anche un prodotto teoricamente perfetto potrebbe non essere ben tollerato da tutti. Per questo si consiglia sempre di testare un nuovo probiotico per almeno 3-4 settimane, osservando eventuali miglioramenti o peggioramenti.
Se compaiono sintomi fastidiosi, interrompere l’uso e confrontarsi con un dietista o un medico esperto di FODMAP. L’approccio più efficace è sempre personalizzato e progressivo.