10 frasi da non dire mai a chi segue una dieta low FODMAP per il colon irritabile
16 Dicembre 2024 2024-12-19 9:4010 frasi da non dire mai a chi segue una dieta low FODMAP per il colon irritabile
10 frasi da non dire mai a chi segue una dieta low FODMAP per il colon irritabile
Chi segue una dieta low FODMAP o soffre di Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS) sa quanto sia comune ricevere commenti e consigli non richiesti. Alcune affermazioni possono sembrare innocue, ma rischiano di essere poco rispettose o addirittura irritanti. Ecco dieci frasi che è meglio evitare:
1. “Un po’ non ti farà male… starai bene!”
Questa affermazione minimizza i sintomi che i cibi ad alto contenuto di FODMAP possono scatenare. Anche piccole quantità di cibi come cipolla o aglio possono causare sintomi debilitanti come crampi intensi, diarrea esplosiva, stitichezza dolorosa o gonfiore severo. Una persona con intolleranze alimentari conosce i propri limiti e sa cosa evitare per stare bene.
Invece di dire: “Un po’ non ti farà male,” prova con: “Ci sono alimenti che puoi consumare in piccole quantità o preferisci evitarli del tutto?”
Suggerimento per chi segue la dieta: Spiega che anche piccole quantità di cibi ad alto FODMAP possono causare gravi disagi gastrointestinali.
2. “Sei proprio difficile con il cibo!”
Seguire una dieta low FODMAP non è una scelta, ma una necessità medica. Chi soffre di IBS vorrebbe poter mangiare senza restrizioni, ma per evitare sintomi invalidanti è necessario rispettare il regime alimentare. La dieta non è una questione di preferenze, ma di salute.
Invece di dire: “Sei proprio difficile con il cibo” prova con: “Quali cibi puoi mangiare tranquillamente?”
Suggerimento per chi segue la dieta: Spiega che la dieta low FODMAP è stata prescritta da un medico o un dietologo per gestire una condizione cronica.
3. “Ma la settimana scorsa l’hai mangiato, perché oggi no?”
Il livello di tolleranza ai FODMAP può variare giorno per giorno. I FODMAP si accumulano nel corpo e una piccola quantità di un cibo tollerato in precedenza potrebbe scatenare sintomi se combinata con altri alimenti o fattori come stress o stanchezza. Fidati di chi segue la dieta: conosce meglio di chiunque altro il proprio corpo.
Invece di dire: “Perché oggi non puoi mangiarlo?” prova con: “Come ti senti oggi? Preferisci mangiare qualcosa di diverso?”
Suggerimento per chi segue la dieta: Spiega che i FODMAP si accumulano nel corpo e che ciò che è stato tollerato ieri potrebbe non esserlo oggi.
4. “Il tuo cibo dev’essere insipido senza cipolla o aglio.”
In realtà, esistono molte alternative gustose per sostituire cipolla e aglio. Oli infusi, erbe aromatiche e le parti verdi di cipollotti e porri sono solo alcune delle opzioni. La cucina low FODMAP non è priva di sapore!
Invece di dire: “Il tuo cibo dev’essere insipido,” prova con: “Quali spezie o sostituti usi per insaporire i tuoi piatti?”
Suggerimento per chi segue la dieta: Racconta delle alternative che usi per rendere i tuoi piatti gustosi e invitali a provarli.
5. “Ma cosa puoi mangiare, aria?”
Questa domanda spesso nasce da frustrazione o ignoranza, ma può risultare offensiva. Chi segue una dieta low FODMAP ha una varietà di alimenti sicuri, anche se potrebbe sembrare limitata a chi non conosce la dieta. Mostrare comprensione e curiosità sincera è il modo migliore per sostenere un amico o un familiare.
Invece di dire: “Puoi mangiare solo aria?” prova con: “Mi racconti quali cibi sono sicuri per te?”
Suggerimento per chi segue la dieta: Condividi risorse come l’app Monash Low FODMAP per aiutare gli altri a capire meglio la tua alimentazione.
6. “Ah, anch’io ogni tanto ho un po’ di IBS.”
Una leggera indigestione o gonfiore dopo un pasto abbondante non equivale a soffrire di IBS. Questa condizione è cronica e debilitante, ben diversa da un disagio temporaneo. Fare paragoni minimizza l’esperienza di chi vive con IBS.
Invece di dire: “Anch’io ho IBS,” prova con: “Mi dispiace sapere che stai affrontando questa difficoltà. Posso fare qualcosa per aiutarti?”
Suggerimento per chi segue la dieta: Se necessario, spiega la differenza tra IBS e sintomi occasionali, e invita la persona a consultare un medico se sospetta di avere una condizione simile.
7. “Basta mangiare sano e starai bene.”
Molti alimenti considerati sani, come mele, cavolfiori, yogurt, legumi e aglio, sono ricchi di FODMAP e possono peggiorare i sintomi. La dieta low FODMAP richiede un approccio personalizzato che va oltre il concetto generico di alimentazione sana.
Invece di dire: “Mangia sano e starai bene,” prova con: “Quali alimenti sani funzionano bene per te?”
Suggerimento per chi segue la dieta: Spiega che il concetto di alimentazione sana è relativo e deve essere adattato alle esigenze specifiche di chi segue una dieta terapeutica.
8. “Non sarà tutta una questione di stress?”
Lo stress può aggravare i sintomi, ma non è l’unica causa dell’IBS. Ridurre il problema a un fattore psicologico sminuisce la complessità della condizione e l’importanza della dieta low FODMAP.
Invece di dire: “Non sarà tutto stress?” prova con: “Posso aiutarti a gestire meglio la situazione, magari alleggerendoti il carico?”
Suggerimento per chi segue la dieta: Riconosci che lo stress è un fattore, ma sottolinea che la dieta è una parte fondamentale della gestione dei sintomi.
9. “Non è solo una moda passeggera?
La dieta low FODMAP si distingue nettamente dalle diete di tendenza per il suo solido supporto scientifico e il ruolo clinico nel trattamento della Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS). Ideata da ricercatori della Monash University, questa dieta è basata su studi rigorosi e utilizza un approccio strutturato in fasi per identificare i cibi che scatenano i sintomi gastrointestinali.
A differenza delle diete alla moda, che spesso promettono risultati rapidi senza una base medica, la low FODMAP è uno strumento terapeutico personalizzato. Per esempio, mentre una dieta detox potrebbe eliminare gruppi alimentari senza criterio, la low FODMAP è mirata e temporanea, progettata per migliorare la qualità della vita attraverso la gestione precisa dei sintomi.”
La dieta low FODMAP non è una moda alimentare, ma un intervento clinico basato su evidenze scientifiche. È stata sviluppata per gestire i sintomi dell’IBS e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Trattarla come una tendenza alimentare sminuisce la sua importanza.
Invece di dire: “Non è solo una moda passeggera?” prova con: “Mi spieghi come funziona e come ti aiuta?”
Suggerimento per chi segue la dieta: Condividi informazioni sulle basi scientifiche della dieta per chiarire eventuali equivoci.
10. “Deve essere troppo complicata da seguire.”
Seguire una dieta low FODMAP può essere impegnativo, ma con il giusto supporto diventa più gestibile. Commenti come questo scoraggiano chi sta già affrontando una sfida alimentare significativa.
Invece di dire: “Deve essere troppo complicato,” prova con: “Posso aiutarti in qualche modo? Magari cercando ricette o preparando qualcosa insieme?”
Suggerimento per chi segue la dieta: Accetta il supporto di amici o familiari e spiegagli come possono aiutarti a rendere la dieta più semplice da gestire.
Essere empatici e informarsi sulla dieta low FODMAP è il modo migliore per sostenere chi vive con IBS. Evitare commenti inappropriati e mostrare interesse sincero può fare una grande differenza nel rapporto con amici, colleghi o familiari.